Adiecta (1905)/II/XLVIII

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Fantasia egiziana

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FANTASIA EGIZIANA


     Al Nilo, al Nilo! Nasconderemo
laggiù mia bella l’amor deriso,
3là sconosciuti noi ci faremo
non una casa ma un paradiso,
sul chiaro margine dell’acque calme
6dove si specchiano verdi le palme.

     Il chiosco vedi ch’io t’ho fiorito
di cento rose come un giardino!
9Dentro ai bracieri d’oro brunito
fuman le lagrime del benzoino
e dal marmoreo balcone aperto
12vampe d’amore manda il deserto.

     Nera nel cielo color di rosa
che nel tramonto caldo risplende,
15come una lupa libidinosa:
accoccolata la sfinge attende,
e grave un alito di strani amori
18l’acre vivifica nozze dei fiori.

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     Alle carezze molli del vento
data la lunga cesarie d’oro,
21nell’onda tenue del vel d’argento
nudo del bianco seno il tesoro,
sarai mia sempre, mia tutt’intera,
24se non ci viene prima il colera.