Agamennone (Alfieri)/Atto quarto/Scena IV

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SCENA QUARTA.

Agaménnone.



OH non placabil mai sdegno d’Atreo!
Come trasfuso in un col sangue scorri
Entro a’ nepoti suoi! Fremono al nome 200

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Di Tieste. Ma che? se al solo aspetto
D’Egisto freme il vincitor di Troja,
Qual meraviglia fia, se di donzella
Palpita, e trema a tale aspetto il core?
Ove ei tramasse, ogni sua trama, ei stesso 205
A un sol mio cenno annichilar si puote.
Ma incrudelir sol per sospetto deggio?
E viltà fora il già intimato esiglio
Affrettar di poch’ore. Alfin, s’io tremo,
N’è sua la colpa? e dè portarne ei pena? 210