Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Amor, Fortuna et la mia mente, schiva

Da Wikisource.
Amor, Fortuna et la mia mente, schiva

../Quel vago impallidir che 'l dolce riso ../Se 'l pensier che mi strugge IncludiIntestazione 22 settembre 2008 75% Poesie

Quel vago impallidir che 'l dolce riso Se 'l pensier che mi strugge

 
Amor, Fortuna et la mia mente, schiva
di quel che vede e nel passato volta,
m’affligon sí, ch’io porto alcuna volta
invidia a quei che son su l’altra riva.

5Amor mi strugge ’l cor, Fortuna il priva
d’ogni conforto, onde la mente stolta
s’adira et piange: et cosí in pena molta
sempre conven che combattendo viva.

Né spero i dolci dí tornino indietro,
10ma pur di male in peggio quel ch’avanza;
et di mio corso ò già passato ’l mezzo.

Lasso, non di diamante, ma d’un vetro
veggio di man cadermi ogni speranza,
et tutti miei pensier’ romper nel mezzo.