Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Dolci durezze, et placide repulse

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Dolci durezze, et placide repulse

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Questo nostro caduco et fragil bene Spirto felice che sí dolcemente

 
Dolci durezze, et placide repulse,
piene di casto amore et di pietate;
leggiadri sdegni, che le mie infiammate
voglie tempraro ( or me n’accorgo), e ’nsulse;

5gentil parlar, in cui chiaro refulse
con somma cortesia somma honestate;
fior di vertú, fontana di beltate,
ch’ogni basso penser del cor m’avulse;

divino sguardo da far l’uom felice,
10or fiero in affrenar la mente ardita
a quel che giustamente si disdice,

or presto a confortar mia frale vita:
questo bel varïar fu la radice
di mia salute, ch’altramente era ita.