Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi/Libro primo/27

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Libro primo - Capitolo 27

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I Cerchi non sanno profittare in Firenze della vittoria procurata a Parte bianca in Pistoia. Schiatta Cancellieri Capitano di guerra in Firenze. Prime arti de’ Donati contro i Cerchi: divisioni di Parte guelfa (estate del 1301 - ...).

Finito l’uficio di detto messer Andrea, la parte bianca, non sappiendosi reggere perché non avea capo (perché i Cerchi schifavano non volere il nome della signoria, più per viltà che per piatà, perché forte temeano i loro adversari), chiamorono messer Schiatta Amati, de’ Cancellier bianchi, per loro capitano di guerra; e dieronli tanta balìa, che i soldati rispondeano a lui, mandava i bandi da sua parte, e pene imponea, e cavalcate contra i nimici, sanza alcuno consiglio. Era il detto cavaliere uomo molto piatoso e temoroso; la guerra non li piacea; e tutto era contrario al suo consorto, messer Simone da Pontano de’ Cancellier neri.

Non prese il detto capitano la città, come dovea; il perché i nimici nol temeano. I soldati non erano pagati; danari non aveano, né ardimento da porne: e fortezza niuna non prese, e confinati non fece. Dicea parole minaccevoli; e facea viste assai; ma con effetto nulla seguia. E quelli che nol conosceano li teneano ricchi, e potenti, e savi; e per questo stavano in buona speranza. Ma i savi uomini diceano: "E’ sono mercatanti, e naturalmente sono vili; e i lor nimici sono maestri di guerra e crudeli uomini". I nimici de’ Cerchi cominciorono ad infamarli a’ Guelfi, dicendo che si intendevano con li Aretini e co’ Pisani e co’ Ghibellini. E questo non era vero. E con molta gente si volsono loro contro, appognendo loro il falso; però che con loro niuno trattato aveano, né loro amicizia; ma a chi ne li riprendeano, non lo negavano, credendo esserne più temuti e con questo batterli, dicendo: "E’ ci temeranno più, dubitando che noi non ci accostiamo a loro e i Ghibellini più ci ameranno, avendo speranza in noi". E volendo i Cerchi signoreggiare, furono signoreggiati, come innanzi si dirà.