Dialoghetti sulle materie correnti nell'anno 1831/Il viaggio di Pulcinella/Scena prima

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Il viaggio di Pulcinella

Scena prima

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Il viaggio di Pulcinella Il viaggio di Pulcinella - Scena seconda
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SCENA PRIMA.
Il Dottore e Pulcinella.



Il Dottore

Ho risoluto, Pulcinella, e non voglio più consigli.

Pulcinella
Anch’io, signor Dottore, sono risoluto, e vengo con voi.
Il Dottore
Eppure il distacco dalla patria è doloroso.
Pulcinella
A me pure mi viene da piangere pensando di lasciare Napoli mio.
Il Dottore
Ma come si può vivere in un paese dove non ci è la costituzione?
Pulcinella
Sicuro; senza la costipazione è un vivere da cani. Ditemi un poco; prima non si trovava la costipazione?
Il Dottore
In qualche luogo ce ne era qualche segno, ma.... capite bene.....
Pulcinella
Ho capito. Piccole cose; costipazioncelle da niente. Ci vuole una costipazione gagliarda per vivere in buona salute. Ditemi un’altra cosa. A Napoli non si trova per niente la costipazione?
Il Dottore
Oibò. Il re di Napoli è un re affatto assoluto.
Pulcinella
Ho capito. E i re hanno da essere senza assoluzione e scomunicati in vita. Ditemi un’altra cosetta. Cosa vuol dire un re assoluto?

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Il Dottore
Vuoi dire un re che comanda secondo proprio talento, e non dipende da nessuno.
Pulcinella
Vedete che cagnara! Ma dite un’altra cosa. Il calzolaro comanda nella sua bottega, l’oste comanda nella sua taverna, il capo di casa comanda nella sua famiglia, e il re perchè non ha da comandare nel suo regno?
Il Dottore
Ha da comandare, ma secondo le leggi.
Pulcinella
Adesso va bene; e questa mi capacita. Buona giustizia a tutti, e non si ha da dire a chi sì; a chi no. Ma ditemi, signor dottore, il re di Napoli non governa appunto così? Fa le leggi e comanda secondo quelle leggi. Quando non sono più buone, fa altre leggi, e comanda secondo quelle altre.
Il Dottore
E questo è quello che non va bene.
Pulcinella
No eh? Perchè non va bene?
Il Dottore
Perchè il re non ha da fare le leggi.
Pulcinella
E perchè non le ha da fare?
Il Dottore
Perchè non è il sovrano.
Pulcinella
Oh diavolo! E chi è sovrano se non è sovrano il re?
Il Dottore
Il popolo.
Pulcinella
Questa è più bella di tutte. E il popolo non lo sapeva?
Il Dottore
Si viveva nell’ignoranza.
Pulcinella
Guardate quanto ne sanno quei Bolognesi che sono venuti a farci la scuola! Come hanno fatto quei biricchinelli a impararne tanto?
Il Dottore
Bologna è una città studiosa. Si tratta che ci è la Università: e poi si è detto sempre: Bononia docet.
Pulcinella
Ma discorriamola un poco. Se il popolo è il sovrano, toccava a lui a fare le leggi.
Il Dottore
Sì, certamente.
Pulcinella
Non ci è pericolo che riesca una Babilonia? Si suol dire che quando sono tanti galli a cantare, non si fa mai giorno. E poi cosa ne sa il popolo del governare e fare le leggi?
Il Dottore
Il popolo sa tutto, e non falla mai.
Pulcinella
Ho capito. E i re possono sbagliare, perchè chi sa dove vanno alla scuola? Ma il popolo che fa [p. 51 modifica]li suoi studii nelle bettole e nei bordelli sa tutto, e non falla mai. E questo va bene. Discorriamo però di un’altra cosa. Se il popolo è quello che comanda, a chi toccherà di ubbidire?
Il Dottore
A tutti.
Pulcinella
Oh malora! Tutti hanno da comandare, e tutti hanno da ubbidire? E se avrò da ubbidire, cosa servirà che io sia sovrano?
Il Dottore
Sarai sovrano come popolo, e ubbidirai come Pulcinella.
Pulcinella
Quando è così, ho paura che comanderò poco.
Il Dottore
E perchè?
Pulcinella
Perchè d’esser popolo non me ne accorgo mai, e d’essere Pulcinella me ne accorgo sempre. Signor dottore, vi ricordate quando certi altri filosofi ci insegnavano a cavare il lapis philosophorum, o sia la maniera di fare l’oro a bizzeffe? Soffia, soffia, ci siamo sfiatati sopra quelli lambicchi, e in ultimo siamo rimasti spiantati e con le mani piene di mosche. Non vorrei che anche la sovranità del popolo finisse con una uscita di fiato.
Il Dottore
Il lapis philosophorum si aveva da trovare, e la sovranità del popolo si è già trovata.
Pulcinella
Manco male; e di questo ci ho gusto. Ma dove sta poi la sovranità del popolo?
Il Dottore
La abbiamo tutti in noi stessi.
Pulcinella
Eppure ho cercato tosto nelle saccocce, e non mi è riuscito di trovarcene neppure un pezzetto.
Il Dottore
La portiamo con noi dalla nascita.
Pulcinella
Ma io ho veduto a nascere tanti piccinini; erano tutti nudi coree un verme, e la sovranità non si vedeva in nessun luogo. Se non era che stesse nascosta in qualche buco.....
Il Dottore
Pulcinella mio, noi non siamo informati bene; ma la sovranita del popolo ci ha da essere di certo. Lo hanno detto li Bolognesi.
Pulcinella
Sarà poi da fidarsi di quelle teste sventate?
Il Dottore
Ti pare! Hanno studiato alla Università.
Pulcinella
Va bene; ma pure ho udito dire che ultimamente hanno fatte certe sconcordanze, le quali [p. 52 modifica]sarebbero vergognose anche per quelli figliuoli che studiano il Donato.
Il Dottore
Se poi fanno le sconcordanze peggio per loro, e quando arriverà il pedagogo la pagheranno con le staffilate. In ogni modo bisogna mettersi in viaggio, perchè in questo paese non ci si può più vivere.
Pulcinella
Questo poi è vero davvero, avete ragione da vendere. Diavolo! che razza di paese? Quì chi non fatica non mangia, chi ha debiti bisogna che li paghi, se si dice una parola storta subito ci è il castigo, se uno allunga un pochetto le mani, presto la prigione e qualche cosa di peggio; insomma è un vivere da disperati.
Il Dottore
E poi quì non si conosce la sovranità del popolo.
Pulcinella
Sicuro; ancora nessuno l’ha cavata dal buco.
Il Dottore
E il re comanda con potere assoluto.
Pulcinella
Verissimo; il re fa sempre da re, e Pulcinella fa sempre da Pulcinella.
Il Dottore
Dunque andiamo.
Pulcinella
Sì partiamo.
Il Dottore
Coraggio.
Pulcinella
Risoluzione.
Il Dottore
Addio, terra della schiavitù; andiamo nei paesi della libertà.
Pulcinella
Addio, Napoli mio, con tutti li tuoi maccheroni. Andiamo a empirci la panza con la costipazione.