Il cavallarizzo/Libro 2/Capitolo 17

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Cap. 17. Del maneggio à mezzo tempo, & à tutto tempo.


Prima ch’io passi più oltra devete sapere, che maneggio à mezzo tempo vogliano costoro, che sia quello à repeloni de’ quali sul parare alla prima pesata lo pigliate alla volta. E di tutto tempo sia quello, che alle due e tre pesate. Ma io non so perche causa questi tre maneggi non gl’habbino [p. 73v modifica]divisi in dui; nominandoli di contratempo & à tempo? Con cio sia cosa che questo mezzo, e tutto tempo si è una cosa medesima, al parer mio, non differendo in altro, che in una, over in due sol pesate: il che appresso di me non pare, che possi acquistar nome da per se. Ma siasi pure come si voglia, ridutto che havrete il cavallo à far bene le cose, che si sono dette di sopra, & che lo volete al maneggio à tempo, il qual per il vero è più sicuro, che non è quello del contratempo, lo devete pigliare con gl’ordini stessi del sopradetto; eccetto che nelle mezze volte, al parare lo pigliarete alla prima, seconda, over terza pesata, e tenendo così sospeso nel girare, li farete far la volta spezzata, ò integra come vi pare. E seguirete tanto in questo, che vediate, che ci venghi come si deve; & ogni mattina sin che basti. Ne credo dever passare dieci, ò dodeci lettioni, che vi verrà come si deve. Et agevolmente ci verrà se osservarete i modi, & aiuti, che si ricercano: sapendo di gia far le corvette, maneggiar contratempo, & parar scorrendo con le pesate, & raddoppiar terra terra.