Il cavallarizzo/Libro 2/Capitolo 31

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Cap. 31. Della misura, dell'imboccadura de' Morsi.


L'imboccadura è quella parte del freno, che sta in bocca al cavallo, la quale è di tanta importanza, che se non starà giusta à misura, ma sarà, ò più larga della bocca, ò più stretta, ò più alta del devere, ò più bassa, ò più aperta, ò più serrata, ò più, ò manco piena, che la bocca non comporta; mai il cavallo anderà bene, ne con quella giustezza, che si conviene. Però si deve avertir molto in farla à misura, alla bocca del cavallo, & massime di che larghezza, & traverso sia, & misurarla, & così larga fare l’imboccadura del morso, quanto è larga essa bocca. La larghezza però d’ogni imboccadura communemente dev’essere quanto è il pugno d’un huomo, stringendola con la palma della mano. E deve più tosto peccare in essere dolce, che aspra. Così anco le guardie del morso vorrei sempre, che fosseno più tosto dolci, che forte & aspre: & più tosto un poco lunghette, che curte. Et i barbazzali deveno essere anc’essi di sorte, che non rompino il barboccio al cavallo. Ma di questo altrove ne parleremo.