Il cavallarizzo/Libro 2/Capitolo 47

Da Wikisource.


Capitolo 46 Capitolo 48
[p. 95v modifica]

Cap. 47. Di quello che si deve osservare nella carriera, & anco in ogni sorte di maneggio.


Perche il cavallo deve correre determinato, velloce, e destro, rinforzando ogn’hora il corso, usarete la carriera, che pecchi più tosto nel curto [p. 96r modifica]che nel lungo; & massime se volete che’l cavallo nel parare si levi, à salti, & con calci; la quale sarà di terreno non molto sodo, senza sassi, & senz’altro impedimento, & pericolo; & sopra tutto dev’esser piana, & che pecchi più tosto nell’ascendere, che nel discendere; per benche se nel fine havrà un poco di cavata sarà meglio assai, per il parare. Hor volendo voi correre il vostro cavallo avertorete di andare al capo d’essa, & ivi presa la mezza volta presta, & bassa, à mezz’aere, ò alta & gagliarda con calci, & senza, secondo che vi parerà, e che la conditione del cavallo comporterà, vi fermarete alquanto, facendo però che il cavallo non stia saldo in un luogo con i piedi, ma che hor ne rilevi uno, & hora un’altro; perche fa bellissimo vedere; e dimostra il cavallo essere più coraggioso, & feroce; & massime se da natura, ciò gli avviene, & che anco con l’ungia batti la terra spesso, come vi dissi, che vol Virgilio, & che anco vole Nemesiano in quel verso,

Nec pes officium standi tenet.

Non sta il piè fermo mai del buon cavallo. Et così fermatovi e rassettatovi, dipoi subito lo avviarete al corso prestissimo, & velocemente. Ma avertite che non si avij à slanci, ma si bene con il ventre quasi per terra. E devete avisarlo prima, che s’avij con alcun motivo aggratiato, raccogliendo la redine con la man destra; la quale potete portare anco così alta fin al fine; & devete portar la persona dritta, & ferma, & la faccia aerosa più che sia possibile, con le gambe à segno più che mai; non battendo il cavallo ne de’ sproni ne di bachetta più di due volte in essa, se pur ciò v’accadrà nella carriera. Nel fine della quale devete raccoglierlo nel parare à poco à poco, acchiche vadi scorrendo sulle anche; & venghi per questo con la testa più ferma, & con miglior gratia alle posate, à i groppi, over à i salti; come da voi si desidera. Se nel raccoglierlo, non havendo portato la destra, com’io ho detto nel corso, raccoglierete la redine con quella, & la lasciarete andare alta fin al nodo d’esse, tenendo la man sinistra ferma, e dando la persona un poco indietro, havrà dell’aggratiato assai, & mostrarete maestria. Ma non sarà errore, se non usarete questo nel parar con salti, & calci: ne quali forse vi sarà di mestiere aiutar il cavallo di bachetta sulla spalla, & con la punta sulla croppa, & con i speron pari à i fianchi. Devete oltra di questo ben por mente, chi sta mirando la vostra carriera, & le altre vostre agitationi, che fate à cavallo; & da quella parte rivolger sempre la faccia; & finirle dove i personaggi & cavallieri più degni sono.