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Autori vari, Poesie greche — Poesie greche, intere o in frammenti, tradotte ed annotate da Achille Giulio Danesi, preceduto dal poemetto L'Ellade, traduzione di Achille Giulio Danesi, Palermo, Tipografia Editrice Tempo, 1886. Fonte: scansione a cura degli utenti di Wikisource

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<dc:title>Poesie greche</dc:title> <dc:publisher>Tipografia Editrice Tempo, Palermo</dc:publisher> <dc:date>1886</dc:date>

Pagine dell'edizione

C ii iii iv v vi vii - 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97

Sommario

Dedica	iii

Prefazione	v

Ellade	1

Lirici greci	10

Di Teocrito: Sopra Adone morto	12

Di Giuliano Egizio: Amore annegato	12

Di Simonide di Ceo: Sulla battaglia navale dell'Artemisio	13

Epigrammi del medesimo	13

Gli Atenïesi a' Greci tutti innanti	13

Vanne, o straniero, annunziatore a Sparta	13

Se il bel morire è massima virtute	13

D'Ellenia a vanto, che le Perse schiere	14

Figli d'Atene misero	14

Presso l'Eurimedonte	14

Primo bene al mortale è l'esser sano	15

Mangiai, bevvi soverchio	15

Quattro migliaia sole di Spartani	15

Teodoro è lieto della morte mia	15

In tutto egli non v'ha prova migliore	15

Peristi, o Sofocle	15

De' Greci a capo Pausania, spento	16

Questo innalzâr di Grecia i salvatori	16

Dell'illustre Megistia è il monumento	16

Straniero, abitavam la popolosa	16

Salvete, o fortissimi	16

Ben voi per la patria	17

Piange i suoi morti ognuno: or sono in lutto	17

Di chi sei? di chi figlio? di qual patria?	17

di Saffo. Frammenti	17

Venere eterna in vario-adorno trono	17

Ad una donna amata	19

Ad una ricca, ma ignorante	19

Deh! vieni, o Venere	20

Se nobil brama tu avessi e bella	20

Più, dolce madre, tessere	20

Verginità, mi lasci? ove ten vai?	20

Tramontar Luna e Plejadi	20

Attide, da gran tempo io t'adorava	21

Se tu mi sei benevolo	21

Menisco il padre a Pelagon sospese	21

Di Timàde è questo il cenere	21

Ahi! che Amore un'altra volta	21

Attide ti rincresce a me pensare	22

Altra volta il sentimento	22

Gli astri alla bella	22

Or ne venite, Grazie soävi	22

Qual mai la mente infiammati	22

Espero, recator di quanto aurora	23

Alzate il talamo	23

Senza virtù ricchezza	23

Ho figlia amabile	23

Qual dai pastor sui monti calpestato	24

Come una dolce mela si fa rossa	24

Di Erinna:Alla Fortezza	24

di Alceo.	25

Giove piove, e gran tempesta	25

Bagni il vin l'uno e l'altro polmone	25

Inebbriär dobbiamci oltre misura	26

Albero non piantar pria della vite	26

Mai non si deve a doglia l'animo	26

Non v'ha bisogno di propugnacoli	26

La grande casa è risplendente tutta	27

Quando vien la primavera	27

È specchio il vino agli uomini	27

Salve, e bevi	27

Saffo, ch'hai di vïola	28

Siccome augei, che vedono	28

Di venti lotta sorger veggiamo	28

Se quel che vuoi ti piace dire	29

Uom, nè donna fuggire	29

Ella è inver bella sorte	29

Insopportabil mal per eccellenza	29

di Bacchilide.	31

Nè di buoi copia	31

Lidia pietra saggia l'oro	31

Da un altro è sceso ognora un sapïente	32

Al mortal non esser nato	32

Sparge il nume di tutti nel core	32

Di Aristotile:Alla Virtù	32

Canti e Scolii di diversi Poeti	34

I. di Pittaco di Mitilene: Con dardo ei si convien, con venenata	34

II. del medesimo:Egli è proprio d'avveduto	35

III. Di Biante Prineo:Ai cittadini, se in città tu resti	35

IV. Di Solone AtenieseDa ciascun ti guarda; in petto	35

V. Di ignoto:Veder si dee da terra navigare	35

VI. D'ignoto:Oh fosse lecito	36

VII. D'ignoto:Ahi! ahi! Lipsidrio	36

VIII. Di Callistrato:D'un ramo di mirto il brando vo' adorno	36

IX. D'Ignoto:Viva d'Arcadia	37

X. Di Timocreonte Rodio:Pluto cieco, nè tu in terra	38

XI. Di Prasilla di Sicione:D'Admeto, o amico	38

XII. D'Ignoto:Un granchio disse, un serpe avendo stretto	39

XIII. D'Ignoto:Sotto ogni pietra uno scorpion si cela	39

XIV. D'Ignoto:Chi d'amico non fassi traditore	39

XV. D'Ignoto:Garzon, nel calice	39

XVI. D'Ignoto:Con me bevi e giovaneggia	40

XVII. D'ignoto:Il maiale ha una ghianda e d'altra ha fame	40

XVIII. D'ignoto:Bagascia e legnaiuolo eguali ho visto	40

XIX. Di Ibria Cretese:Una grande asta, un brando ed a salvezza	40

XX. Di Arifrone Sicionio:Igea con te più antica degli Dei	41

di Archiloco	41

Non vo' d'alta statura un condottiero	41

Non di Gige il ricco curomi	42

Tu pure, o Apollo Re, disvela i rei	42

Avviene che ristore	42

Tutto affida agli Dei: dai mali spesso	42

Animo mio, pieno d'acerbe cure	42

Non v'ha ricchezza, cui sperar non sia	43

Dell'Enialio rege	43

Sulla lancia è il mio pane impastato	44

Molto bevi e di vin puro	44

Siccome schiena d'asino	44

Niun fra' suoi speri onore	45

Le chiome spirano	45

Il tergo e gli omeri	45

Come assetato	45

Guarda, Glauco; dal fondo co' flutti	45

O invero quanto vale	46

O Giove, o padre Giove, o tu del cielo	46

Nella sua mano accogliere	46

Oh! quale ei mi saria piacer sovrano	46

Deh! se la testa e i belli	47

Padre Licambe, che mai dicesti?	47

Infelice, ardo in brame; colpito	47

Molte cose sa la volpe	47

E fino a quando voi sì molli, o giovani	48

Epigrammi di varii	49

Teognide.	77

E' non convien che in tutto	77

Niun d'un malvagio	77

Anche a malvagio Iddio dar può ricchezza	77

Osi l'uom che afflitto giace	78

Cirno, anche un lento aggiungere	78

Vin troppo un mal diviene	78

Sola fra i Numi è buona all'uom Speranza	78

Cirno, se umile	78

Mimnermo.	78

Senza dell'aurea Venere	78

Siccome foglie nascono	79

Giove a Titon concesse	80

Sudor copioso inondami	80

Solone.	35

Dalla bella Salamina	81

Molti malvagi hanno ricchezza e i buoni	82

Lagrimato esser vo', se avvien ch'io mora	82

Se a mali orrendi vittima voi siete	83

Ibico.	83

I meli in primavera	83

Un'altra volta Amore	84

Eurïalo, te germe delle care	84

Quando l'alma del dì luce primiera	84

Sui biondi petali	85

di Alcmane.	85

Musa, figlia di Giove	85

Per voler di Citerea	85

Non più le membra reggonmi	85

Focilide.	86

Convien nel banchetto vin bere e ribere	86

Di Focilide anch'esso è questo detto	86

Ogni opra poni a pingue campo intorno	87

Dio prima, e poscia i genitori onora	87

Di Esopo:Come si può fuggire della vita lo stento?	88

Pindaro	89

XIV. Olimpica ad Aropico	89

VII. Pitia. A Megacle Ateniese vincitore con la quadriga	90

Istmica III ― a Melisso vincitore con la quadriga	91

Nota critica	93