L'avventuratissimo Matrimonio

Da Wikisource.
Filippo Artico

1842 Indice:L'avventuratissimo Matrimonio.djvu Cristianesimo cristianesimo L'avventuratissimo Matrimonio Intestazione 17 marzo 2012 100% Cristianesimo

[p. 1 modifica]

FILIPPO ARTICO

per grazia di Dio e della S. Sede Apostolica

VESCOVO D’ASTI E PRINCIPE

PRELATO DOMESTICO DI S. S. PP. GREGORIO XVI
ED ASSISTENTE AL SOGLIO PONTIFICIO

CAVALIERE DEL SACRO E MILITARE ORDINE DE’ SS. MAURIZIO E LAZZARO

AL VENERABILE CLERO, E DILETTISSIMO POPOLO
DELLA CITTÀ E DIOCESI


Felicità e Benedizione.


L’avventuratissimo Matrimonio, che si celebrerà nel R. Castello di Stupinigi il dì 12 del prossimo Aprile fra S. A. R. il Duca di Savoja figlio primogenito del nostro Augusto Sovrano, e S. A. I. e R. l’Arciduchessa Maria Adelaide Ranieri d’Austria (come S. M. si degnò parteciparci con suo veneratissimo R. Biglietto) fa giubilare a ragione tutto lo Stato, e lo conferma nelle speranze di una prosperità sempre maggiore. Sia dunque comune anche a noi, o Venerabili Fratelli e Figli dilettissimi, il gaudio dell’Augusta Casa Regnante: sia publico l’omaggio di grazie, che dobbiamo a Dio, dal quale ogni bene discende, per così fausto avvenimento. Il dono più grande, che il Re de’ Monarchi faccia ai Regni, è il tesoro preziosissimo di Principi religiosi. Ringraziamo quindi l’Altissimo, che avendoci donato un Re secondo il cuor suo nel nostro Piissimo Monarca, si degna eziandio assicurare la felicità nostra coll’auspicatissimo Matrimonio, che vi annunziamo; con cui premiando il Cielo in Carlo Alberto le virtù di Padre, gli corona pur anco quelle di Sovrano.

A tale oggetto, secondando Noi gl’impulsi del cuor nostro, ed il pio desiderio di S. M. il nostro religiosissimo Monarca, invitiamo tutto il Venerabile Clero, le Ill.me Autorità, ed il Popolo fedele di questa Città e Diocesi ad innalzare insieme con Noi inni di lode a Dio Signore. Uniamo, o dilettissimi, i nostri fervidi voti a quelli di tutto il Regno, e accompagniamo colle nostre preghiere all’Ara nuziale la Principesca Coppia, ben degna di due Stirpi così pie e potenti. Perciò stabiliamo quanto segue:

1. Nel mattino del dì 12 Aprile p. v. alle ore 10 si canterà in rendimento di grazie la Messa con assistenza Pontificale nella nostra Cattedrale; subito dopo si esporrà all’adorazione il SS. Sacramento, e cantato il solenne Te Deum si chiuderà col Tantum ergo, e colla benedizione. A questa sacra funzione preghiamo di intervenire colle stesse formalità come nel dì del Corpus Domini le Illustrissime Autorità Militari e Civili, ed invitiamo oltre agli Ill.mi e Rev.mi nostri Canonici col Seminario, l’Ill.mo Capitolo dell’Insigne Collegiata di S. Secondo, li RR. Signori Parochi col rispettivo Clero in cotta, il Clero Regolare, il R. Collegio, le Confraternite, ed i Pii Istituti.

2. Tanto in Città che in Diocesi si aggiungerà nelle Messe di detto giorno, (12 Aprile) la Colletta Pro gratiarum actione, e l’altra pro Rege.

3. In tutte le Parrocchie poi della Diocesi si farà per l’oggetto indicato la esposizione del SS. Sacramento e si canterà il solenne Te Deum invece del dì 12 nel dì 17 Aprile, ch’è la Dom. III dopo Pasqua; e li RR. Sigg. Parochi inviteranno ad intervenirvi, oltre al popolo, le rispettive Antorità locali, come nel giorno del Corpus Domini.

4. Finalmente siccome nel dì 4 del venturo Maggio si esporrà in Torino alla pubblica venerazione la SS. Sindone (quel pegno singolare della predilezione divina verso l’Augusta Casa Regnante Depositaria e Custode di una Reliquia tanto preziosa): così in quel giorno, tornata che sarà nelle Chiese la Processione che si fa delle Rogazioni e terminate le prescritte preci, si aggiunga tanto in Città che in Diocesi la recita di 5 Pater, Ave, e Gloria in onore delle 5 piaghe di Gesù, che ci lasciò le adorabili vestigie di sua Passione impresse in quella Sindone Sacrosanta, e si chiuda coll’orazione Deus qui nobis in S. Syndone.

Per tal guisa, o Dilettissimi, dal Cielo comincieremo, e chiuderemo col Cielo la letizia nostra pel felicissimo Regale Matrimonio; e da cento e più diversi punti di questa Diocesi, quasi per altrettante scale come quella veduta da Giacobbe, si alzeranno per due volte i nostri voti alle sfere, e ne discenderanno le celesti Benedizioni sopra il R. Talamo avventurato, sopra le Loro Maestà e l’Augusta Famiglia, ed anche sopra di voi tutti; ai quali frattanto mandiamo di cuore come pegno della celeste la pastoral nostra benedizione.

Asti dal Palazzo Vescovile li 23 Marzo 1842.

+ FILIPPO VESCOVO.

Luogo + del Sigillo

Canonico MARTINI, Cancelliere Vescovile.


Li RR. SS. Parochi leggeranno in tempo opportuno al Popolo questo Nostro Avviso Circolare.