La caccia di Diana/Canto XII

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Canto XII

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Mariella Piscicella che vicina
     A costoro era, udì il lor romore,
     E con le sue compagne ancor Dalfina;
Corsero adunque tutte con furore
     In quella parte, e trovaron coloro 5
     Quasi smarrite tutte del tremore.
Allora s’accostò Dalfina a loro
     Dicendo: che vedeste che non pare
     Che in questa vita facciate dimoro?
Iacopa allora cominciò a parlare: 10
     Oimè, che in questa buca è un serpente,
     Terribil cosa pure a riguardare.
Disse Dalfina: Non dubbiar niente,
     Noi siam qui con buon cani e ben armate,
     Ben lo potremo uccider salvamente. 15
Iacopa, le compagne assicurate,
     Allor rispuose: sed e’ v’è in piacere,
     Alquanto il mio consiglio seguitate.

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Disse Dalfina: di’ lo tuo parere:
     Iacopa allora istette, e pensò un poco, 20
     E poi rispose: questo è ’l mio volere:
Mettiamo in questa buca acceso foco;
     La fiamma e ’l fumo lui uccideranno,
     O il cacceranno fuor di questo loco;
Se forse fuor di qua uscir lo fanno, 25
     Le vostre lance e le saette preste
     Con voi aggiate, se non vogliam danno".
A tal consiglio s’accordaron queste,
     E ritirar li cani, e fiamme accese
     Misser nel luogo della fiera peste. 30
Sostenne quella alquanto quelle offese,
     Poi non potendo avanti sostenire,
     Fuor furioso si gittò palese.
Ciascuna allora il cominciò a ferire,
     E’ cani l’addentar, de’ quali assai 35
     Dintorno a sè co’ denti fè morire.
Ma non gli valse, che gli ultimi guai
     Gli apparecchiava quella, che seguita
     Era dall’altre, com’io avvisai,
Con grave colpo gli levò la vita 40
     Con una lancia Iacopa, e la testa
     Gli tagliò poi vigorosa e ardita.
E mentre che di ciò facevan festa,
     Ben sei altri n’usciron piccioletti,
     Figliuoi di quel con noiosa tempesta. 45
Con lieve affanno a morte fur costretti,
     Perchè già el fumo gli avea consumati,
     Mentre da quel nel buco eran distretti.

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Così da queste tututti pigliati
     Li vidi e morti, ond’io ad altra cosa 50
     Rivoltai gli occhi già di quel saziati;
E al ponente vidi valorosa
     Zizzola Faccipecora andar suso,
     Leggiadra, gaia, bella e poderosa;
Ma nel bel monte delle frondi chiuso 55
     Non andò guar con gli suo can guardando,
     Ch’un leopardo, lieve oltre a nostro uso
L’apparve avanti ver di lei andando.