La Cicceide legittima/I/CCII

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Sonetti

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I - CCI I - CCIII
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L’Autore non può star senza D. Ciccio.

ccii.
P
Ommi fortuna in Corte a menar l’ore

     Quasi Augel prigioniero in aurea gabbia
     Là ve spirano ogn’or dall’ampie labbia
     4Aliti velenosi, astio, e livore.
Pommi di carità privo, d’amore
     Là tra cappucci, e le cocolle, ed abbia
     Stretto da voti, a sostener la rabbia
     8D’un indiscreto, e rigido Priore.
Con l’Elmo in testa, e col moschetto in mano
     Pommi là ve consumasi affamato
     11Sotto Barcan l’esercito Cristiano.
Ma senza il mio D. Ciccio in alcun lato
     Non mi por già, se brami avermi sano,
     14Poichè senza di lui sarei castrato.