La Cicceide legittima/I/CCLXXIX

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Sonetti

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Il taglio dello stame vitale di D. Ciccio.
Al Sig. Canonico Malatesta.

cclxxix.
S
Ignor, le Parche avean già pieno il fuso

     Del viver di D. Ciccio allora quando
     Fu tra lor di reciderlo concluso;
    4Essendo un pezzo, che lo gian filando.
Or mentre per valersene a tal uso,
     Stava Cloto le forbici approntando,
     Giove l’udio dal Trono, e di lassuso
     8Ancor ei l’approvò così parlando. —
Tronchisi pur quel filo. Io mi contento,
     Ch’ei dal suol passi all’etra, e che vi reste
     11Per aggiugnere al ciel nuovo ornamento,
Volend’io, che s’annoveri tra queste
     Immagini quassù del Firmamento,
     14Quella pur anche del C.... Celeste,