La Cicceide legittima/I/CCLXXXVII

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Sonetti

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La Morte.

cclxxxvii.
C
Olei, ch’or preveduta, or d’improviso

     Picchia sempre infedel, sempre inclemente
     Regio Tetto, e villan (giusta l’avviso
     4Del Venusin) con piede indifferente;
Quella crudel, per le cui man di gente
     Si riempe l’Inferno, e ’l P....
     Con un colpo mortal ha finalmente
     8Al viver di D. Ciccio il fil reciso.
Or per tal accidente ho gran temenza.
     Che il Mondo manchi, e fe poch’è fioriva,
     11Omai declini a la deficienza;
Che a chi perde un C.... (da cui deriva
     L’esser uman) vien meno in conseguenza
     14Mezza la facoltà generativa.