La Cicceide legittima/I/CCVI

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Sonetti

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La grandezza di D. Ciccio.
Al Conte Giuseppe Ronchi.

ccvi.
G
Iuseppe, noi vediam, che la Natura

     Fa talor cose grandi oltre l’usato;
     Verbi grazia, sappiam, che s’è trovato
     4Tal volta un Uom di gigantea statura.
Certi Melon descritti in quel Trattato,
     Che fa’l Tanara de l’Agricoltura,
     Eran grossi così, che caricato
     8Fu con due d’essi un Asino a misura.
Nella Terra colà di promissione
     Due graspi d’uva un valido Villano
     11Appena gli regea sopra un bastone.
Ma quì con un eccesso assai più strano
     Miro D. Ciccio, e veggolo un C....
     14Groffo quanto sia grosso un corpo umano.