La Cicceide legittima/I/CCXXXII

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Sonetti

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D. Ciccio si dolse, che suo Padre scrivendogli non gl’avea dato il titolo d’Eccellente.

ccxxxii.
S
Crive il Padre a D. Ciccio, e nel di fuore

     Del soglio non gli diè de l’eccellente,
     Cnd’ei ne fece altissimo romore
     4Con Prospero Bottin suo confidente.
Questo è un torto, dicea, troppo evidente
     L’eccellenza negarmi, e son Dottore!
     Or che sperar poss’io da l’altra gente
     8Se mi tratta in tal guisa il Genitore?
Nò, rispose il Bottin, che le persone
     Se fin or da l’estrinseca apparenza
     11V’hanno stimato un trivial C....
Oggi, vedendo far questa doglienza
     Diranno, e nol diran senza ragione,
     14Che voi sete C .... in eccellenza.