La Cicceide legittima/I/CXXVIII

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Sonetti

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A D. Ciccio invitandolo a mascherarsi.

cxxviii.
D.
Ciccio, se t’è caro, e se desii

     In questo Carneval dar bando ai guai.
     Se brami richiamare i pensier gai
     4Nel fusco petto e allontanarne i rii,
Fa, che tu pur con libertà t’invii
     Con noi sul Corso a mascherarti omai,
     E così poi non vi sarà chi mai
     8Cerchi dove tu vadi, o chi tu sii.
Dunque per questo fin scieglier tu puoi
     Colà sopra la piazza, o dagli Ebrei
     11Un abito, o venirtene con noi:
Da Bergamasco sol vestir non dei,
     Com’altri usa di far, se pur non vuoi,
     14Che ti ravvisi ogn’un per quel, che sei.