La Cicceide legittima/I/LXXXVI

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Sonetti

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L’accesso giudiziale fatto da D. Ciccio.

lxxxvi.
U
N dì D. Ciccio, avendo a visitare

     Alcune terre in lite, assai discoste,
     Per dubbio di stancarsi a caminare,
     4Prese un Caval dal Mastro delle poste.
Ma per quello squassar, che nel trottare
     Fa sempre ogn’animal preso dall’Oste,
     Il poverel sentì nello smontare,
     8Ch’avea tutti ammaccati, e lombi e cosse.
 Il Vetturino all’or, perche sottratto
     Fosse il Caval da quelle imputazioni
     11Che date gli venian per questo fatto,
Disse = Udite, Signor, le mie ragioni
     Quando si stà del cavalcar nell’atto
     14Ogn’ un sà, che si sbattono i C....