Le odi di Orazio/Libro primo/XI

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Libro primo
XI

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Quinto Orazio Flacco - Odi (I secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Mario Rapisardi (1883)
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XI.


Tu non richiedere, dato non è saperlo, il termine
    Che gli Dei serbino a me ed a te; nè babiloniche
    Cifre, Leuconoe, tentar. Meglio è, tutto si tolleri,
    4Sia ch’altro numero d’inverni, o che Giove quest’ultimo

Ne día che or frangesi del Tirren fra le opposte pomici.
    Fa’ senno; liquida il vino; in po’ di spazio rèseca
    Le speranze ardue. Parliamo, e già vola il tempo invido.
    8Cogli il dì rapido, quanto men puoi, al doman credula.