Le odi di Orazio/Libro primo/XXXIV

Da Wikisource.
Libro primo
XXXIV

../XXXIII ../XXXV IncludiIntestazione 12 dicembre 2014 100% letteratura

Quinto Orazio Flacco - Odi (I secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Mario Rapisardi (1883)
Libro primo - XXXIII Libro primo - XXXV
[p. 57 modifica]

XXXIV.


Parco e di numi cultor non solito
    Finchè d’insana scíenza tumido
        Errai, dar le vele a ritroso
        4Ed i corsi negletti iterare

Ora m’ingegno: poi che con igneo
    Lampo squarciando Giove le nuvole
        Più volte, i tonanti cavalli
        8Spinse e il cocchio volante al sereno,

Sì che la terra bruta e gli errabili
    Fiumi e lo Stige e le sedi orride
        Del Tartaro inviso e d’Atlante
        12Il confine si squassa. Può Dio

Far sommi gl’imi: l’insigne ottenebra,
    Gli oscuri illustra. Quinci la rapida
        Fortuna con aspro stridore
        16Toglie il colmo e posarlo qui gode.