Libretto personale Regio Esercito Italiano/Vestiario

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vestiario

../Cure personali ../Vitto e bevande IncludiIntestazione 14 giugno 2008 75% generale

Cure personali Vitto e bevande

Il soldato deve sempre avere cura dei suoi indumenti. Essi oltrechè renderlo bello e fiero della divisa che indossa, gli sono di riparo alle tanto influenze dannose che insidiano la sua salute.

Essi lo difendono dal freddo e dal caldo eccessivi, dall’azione del sole troppo cocente, dall’aria troppo fredda, e dalla polvere che il vento solleva.

Durante la notte, in modo speciale, il soldato dovrà coprirsi bene, per non incorrere nei danni prodotti dai bruschi abbassamenti di temperatura.

Non dovrà dimenticare mai di portare sul ventre la fascia di lana: essa è il miglior preservativo dalle malattie intestinali.

La forma degli abiti non dovrà mai essere alterata a danno della libertà del respiro e dei movimenti: tutte le parti del vestiario devono essere comode e sopratutto si dovrà evitare di stringere il collo con la cravatta, il ventre con la cinghia dei pantaloni ed il collo del piede con i legacci delle mutande e della calzatura, in modo che nulla impacci la respirazione, i movimenti dei muscoli e il corso del sangue.

Non saranno mai troppe le cure che si avranno nella scelta di una calzatura bene adatta, cioè nè troppo larga, nè troppo stretta: la prima espone i piedi al freddo, all’umido e rende facili le scorticature e le distorsioni; la seconda è dopo breve cammino, causa di doglia ed escoriazioni, e predispone ai calli; motivi per i quali in guerra e nelle lunghe marce parecchi entrano all’ospedale. Sapendosi poi che il piede si allunga e si allarga camminando, le scarpe si debbano scegliere alquanto più larghe e più lunghe del piede in riposo.

La buona manutenzione delle scarpe è di capitale importanza: sono esse che permettono al soldato di marciare agevolmente e di giungere in buone condizioni sul luogo di combattimento.

Quando le scarpe sono inzuppate di acqua, bisogna farle asciugare all’aria e non al fuoco, riempiendole prima di fieno o di paglia, affinchè l’acqua non le indurisca, ed ungerle frequentemente con grasso.

Anche la biancheria dovrà sempre essere tenuta ben pulita, lavandola il più sovente possibile: sarà resa cosi più facile la traspirazione del corpo, che concorrerà ad assicurarne la salute, e si eviteranno, in caso di ferite, le facili infezioni di queste. Le pezzuole da piedi dovrebbero poi essere lavate giornalmente.