Medio Evo (Costanzo)

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Lucio Costanzo

Francesco Paolo Frontini 1899 teatro Medio Evo Intestazione 4 settembre 2010 50% Da definire

Poemetto lirico, sei melodie di Francesco Paolo Frontini, per canto e pianoforte


     
PROLOGO -(la Cavalcata).

Galoppa nel bosco per l’aspro sentiero
un principe ricco di gioie e beltà,
ha cento scudieri ed un solo pensiero;
la donna che sposa domani farà.

Ed ella da l’agile torre merlata
lo scopre e ne gli occhi le splende l’amor,
e sprona col core la sua cavalcata
che vola ed arriva con lieto furor.

Già calano i ponti, la sposa gentile
riceve l’amore, felice così,
l’amore che in vita le schiude l’aprile,
l’amor che due cori in un palpito unì.


I - (Sogno d’amore)

IL cavalier che il cielo mi destina
m’ ha dedicato il cor,
ha giurato ch’ io son la sua regina
ed egli è il mio signor.

T’amo, fulgente sol de la mia vita,
piena per te d’incanti,
t’amo ne la delizia indefinita
dei baci inebrianti.

E allor che l’elsa invitta ti saprò
fiera de la vittoria,
qual genio de l’amor ti seguirò,
gloria de la tua gloria !


II - (Addio al castello)

Addio, vecchio castello, in cui si svolse
il fior del viver mio,
un altro amore a l’amor tuo mi tolse,
vecchio castello, addio!

Io ti lascio e ti piango ! le tue mura
sono tutto un passato;
cangia per me la vita e la ventura
ma non ti avrò scordato.

La tua memoria in me sempre fiorisce
nel trionfo de l’amore,
se ad ogni idea che se ne va finisce
una parte di core !


III - (la Croce)

L’amore mio m’ ha dato un’aurea croce
in pegno de l’affetto,
sussurrando dolcissimo la voce: -
 « Portala sempre al petto.

« Sacro ricordo è de la madre mia
« che morendo mi diè ;
« porta inciso il mio nome e sempre sia
« ricordo caro a te !  » -

Io l’adoro ! chè a l’anima rivela
di lui la gioventù,
e l’amor suo che la mia vita anela
per non lasciarlo più !


IV - (Mistero)

Croce fatal!... svelando il tuo passato
il cor m’ hai crocifisso,
l’amore mio sublime e sventurato
lanciando ne l’abisso!

La speranza tramonta.... ed il desìo
cordoglio è divenuto....
Idol diletto, tu del padre mio
tu sei figlio perduto!

Addio, sguardi d’amore, addio sorrisi,
sorrisi che adorai!...
Nel cor vi sento eternamente incisi
ma non vi avrò più mai!


V - (Schianto !)

Morto !... morto !... per sempre irrigidito
il braccio suo diventa....
il dolce suon de la voce è finito....
la sua pupilla è spenta!

Perchè ?... perchè cangiar sogno divino
in desolato pianto ?
Perchè ?... perchè conquidere il destino
il nostro amore santo ?

Ma tu non senti più la mia parola....
finì la nostra sorte!...
Fratello mio!...or derelitta e sola
resto a invocar la morte !