Milione/83

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Capitolo 83
Del palagio del Grande Kane

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Capitolo 83
Del palagio del Grande Kane
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Sappiate veramente che ’l Grande Kane dimora ne la mastra città - e è chiamata Canbalu -, 3 mesi dell’anno, cioè dicembre, gennaio e febraio; e in questa città à suo grande palagio, e io vi diviserò com’egli è fatto.

Lo palagio è d’un muro quadro, per ogne verso uno miglio, e su ciascheuno canto di questo palagio è uno molto bel palagio; e quivi si tiene tutti gli arnesi del Grande Kane, cioè archi, turcassi, selle, freni, corde, tende e tutto ciò che bisogna ad oste e a guerra. E ancora tra questi palagi à 4 palagi in questo circuito, sicché in questo muro atorno atorno sono 8 palagi, e tutti sono pieni d’arnesi, e in ciascuno non à se non d’una cosa.

E in questo muro verso la faccia di mezzodie, à 5 porte, e nel mezzo è una grandissima porta che non s’apre mai né chiude, se non qua(n)do ’l Grande Kane vi passa, cioè entra e esce. E dal lato a questa porta ne sono due piccole, da ogne lato una, onde entra tutta l’altra gente; dall’altro canto n’àe un’altra grande, per la quale entra comunemente ogni uomo.
E dentro a questo muro è un altro muro, e atorno àe 8 palagi come nel primaio, e cosí sono fatti; ancora vi stae gli arnesi del Grande Kane. Nella faccia verso mezzodie àe 5 porte, nell’altre pure una.

E in mezzo di questo muro è ’l palagio del Grande Kane, ch’è fatto com’io vi conterò. Egli è il magiore che giamai fu veduto: egli non v’à palco, ma lo spazzo è alto piú che l’altra terra bene 10 palmi; la copertura è molto altissim[a]. Le mura delle sale e de le camere sono tutte coperte d’oro e d’ariento, ov’è scolpito belle istorie di cavalieri e di donne e d’uccegli e di bestie e d’altre belle cose; e la copertura è altresí fatta che non si potrebbe vedere altro che oro e ariento. La sala è sí lunga e sí larga che bene vi mangia 6.000 persone, e v’à tante camere ch’è una maraviglia a credere. La copertura di sopra, cioè di fuori, è vermiglia, bioia, verde e di tutti altri colori, e è sí bene invernicata che luce come cristallo, sicché molto da la lunga si vede lucire lo palagio; la covertura è molto ferma.

Tra l’uno muro e l’altro dentro a questo ch’io v’ò contato di sopra, àe begli prati e àlbori, e àvi molte maniere di bestie salvatiche, cioè cervi bianchi, cavriuoli, dani, le bestie che fanno lo moscado, vai e ermellini, e altre belle bestie. La terra dentro di questo giardino è tutto pieno dentro di queste bestie, salvo la via onde gli uomini entrano.

E da la parte ve(r)so ’l maestro àe uno lago molto grande, ov’à molte generazione di pesci. E sí vi dico che un grande fiume v’entra e esce, e è sí ordinato che niuno pesce ne puote uscire; e àvi fatto mettere molte generazione di pesci in questo lago, e questo è co reti di ferro. E anco vi dico che verso tramontana, di lungi dal palagio da una arcata, àe fatto fare uno monte ch’è bene alto 100 passi e gira bene uno miglio; lo quale monte è pieno tutto d’àlbori che per niuno tempo non perdono foglie, ma sempre sono verdi. E sappiate, quando è detto al Grande Kane d’uno bello àlbore, egli lo fa pigliare con tutte le barbe e co molta terra e fallo piantare in quello monte; e sia grande quanto vuole, ch’egli lo fa portare à lieofanti. E sí vi dico ch’egli à fatto coprire totto ’l monte della terra dell’azurro, che è tutta verde, sicché nel monte non à cosa se non verde, perciò si chiama lo Monte Verde.

E sul colmo del monte à uno palagio tutto verde, e è molto grande, sicché a guardallo è una grande meraviglia, e non è uomo che ’l guardi che non ne prenda alegrezza. E per avere quella bella vista l’à fatto fare lo Grande Signore per suo conforto e sollazzo.