Nelle nozze della contessa Lucia Cittadella di Padova, col conte Giulio Giusti di Verona

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Giacomo Zanella

1868 Indice:Versi di Giacomo Zanella.djvu Poesie letteratura Nelle nozze della contessa Lucia Cittadella di Padova, col conte Giulio Giusti di Verona Intestazione 19 dicembre 2011 100% Poesie

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NELLE NOZZE

DELLA CONTESSA LUCIA CITTADELLA

di padova

COL CONTE GIULIO GIUSTI

di verona.

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LA SUOCERA AL GENERO.

(Imitato dall’inglese di L. Sigourney.)





     Sii pio con lei, sii tenero e gentile,
Tu che l’usignoletta al nido involi,
     Al pacifico nido, ove di aprile
4Cantando salutava i primi soli.

     Piange il vedovo sito e piange il ramo
Donde il volo spiccò la prima volta
     Cade il giorno: piangendo io la richiamo;
8Ma d’altri, che di me, la voce ascolta.

     Sii pio con lei, sii tenero: t’adora
Più che il suo labbro virginal non dice:
     Per te l’aure natali e la dimora
12Del padre obblìa, compagne e genitrice.

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     Fresche ghirlande arrecheratti in dono
D’immutabile amore; in sulla sera
     Attenderà di tue pedate il suono:
16Mescerà teco il gaudio e la preghiera.

     Sii gentile con lei, quando con novi
Volti dubbiosa scontrerassi: il core
     Fidato asilo nel tuo cor ritrovi:
20Fiori noi siamo che viviam d’amore.

     Quando senza cagion d’una secreta
Lacrima le vedrai molli le gote,
     Pietà ne senti e le paure acqueta
24Al cor più forte del marito ignote.

     Ecco io ti cedo l’unico rubino,
Che a splendere dal mio vien sul tuo petto:
     Traslata fiorirà nel tuo giardino
28La rosa ch’educai con tanto affetto.

     Oh, per questo mio cor rotto dal pianto,
Per la memoria di Colei,1 che in Dio
     Lieta trionfa e qui t’amò cotanto,
32Sii pietoso e gentil col sangue mio.



Note

  1. Contessa Marianna Saibante-Giusti, la cui morte fu pianta dall’Aleardi.