Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano)/N. CII

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N. CII, giugno 26-27, Torino, Parigi

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N. CII.
Monit. N. 158

Torino, 27 giugno, ore 12 di notte.
Quartier Generale imperiale a Cavriana.
Ordine del giorno di Napoleone

Soldati! Il nemico ha creduto sorprenderci, ed ha dovuto ripassare il Mincio. Voi avete sostenuto l’onore della Francia.

Solferino sorpassa Lonato, Castiglione. In dodici ore sono stati respinti 150,000 uomini, malgrado la loro artiglieria e le posizioni formidabili.

La patria vi ringrazia; deplora i morti. Noi abbiamo preso tre bandiere, 30 cannoni, 6,000 prigionieri.

L’esercito sardo ha mostrato gran valore contro forze superiori; è degno di marciare al vostro fianco.

Soldati, il sangue non inutilmente sparso farà la gloria della Francia e la felicità de’ popoli.


Monit. N. 158


Altre notizie telegrafiche intorno alla Battaglia di Solferino

Parigi, 26 giugno di matt. – È pervenuto il seguente dispaccio:

Cavriana, sabato ore 1 e ½ di sera.

Finora è impossibile il potere dare ragguagli precisi della battaglia. [p. 82 modifica]

Il nemico si è ritirato. L’Imperatore Napoleone è alloggiato durante questa notte nella camera stessa in cui trovavasi nel mattino l’Imperator d’Austria.


Parigi, 26 giugno – Bollettino Austriaco del 25 giugno. Avantieri la nostra ala destra occupò Pozzolengo, Solferino e Cavriana. La nostra ala sinistra avanzò jeri fino a Guidizzolo e Castel Goffredo respingendo il nemico.

Lo scontro delle due armate ebbe luogo jeri mattina a dieci ore e l’ala sinistra avanzò sino nei dintorni del Chiese; dopo mezzogiorno il nemico evitò l’attacco concentrandosi contro Solferino.

I nostri difesero con eroismo l’ala destra respingendo i Piemontesi, ma noi non abbiamo potuto ristorare il nostro centro dalle perdite straordinariamente forti.

Lo sviluppo in massa del nemico, in faccia alla nostra ala sinistra, una procella violenta e l’incontrarsi delle principali forze nemiche contro Volta, hanno determinato la nostra ritirata che cominciò tardi nella sera.


Parigi 26 giugno.Cavriana 26 detto. – Gli Austriaci che avevano passato il Mincio per attaccarci col loro esercito, furono [p. 83 modifica]costretti ad abbandonare le loro posizioni ed a ripiegarsi sulla sponda sinistra.

Gli Austriaci hanno fatto saltare in aria il ponte di Goito.

Le loro perdite sono molto considerevoli.

Le nostre sono assai inferiori.

Noi abbiamo preso trenta cannoni, fatti 7000 prigionieri e prese tre bandiere.

Il generale Niel col suo corpo d’armata si è coperto di gloria, come tutto l’esercito. Il generale Auger ha perduto un braccio.

L’armata Sarda formante l’estrema sinistra fece provare al nemico sensibili perdite dopo di aver lottato con accanimento contro forze superiori.