Nova polemica/IVSTITIA

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IVSTITIA

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Risposta A Ugo Bassini


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IVSTITIA


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Amen, with all my heart!
Shakspeare, Otello, V, 2.


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IVSTITIA


Alla signorina Vera Zassoulitch.


VV
orrei che questa mia povera penna

       fosse un ferro rovente
per bollarvi tra gli occhi la cotenna,
       4canaglia prepotente.

E quando in faccia a i miseri ruttate
       la vostra infame gioia,
perdonatemi voi che m’ascoltate,
       8vorrei essere il boia

e compir sopra voi la gran vendetta
       di chi per fame langue.
Vorrei vedervi con la gola stretta
       12da ’l singhiozzo de ’l sangue.

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Io che pur soglio lacrimar di pièta
       de’ vati su le carte,
io ch’ho in petto il gentil cor de ’l poeta,
       16se me ne manca l’arte,

che piango insino gli scordati eroi
       d’Ilio combusto e domo,
io non ho senso di pietà per voi,
       20non ho viscere d’uomo.

Nè voi n’avete cui non basta a ’l gusto
       stracco la carne ignuda
per chi stentando il pane a frusto a frusto,
       24sangue, lacrime suda;

per chi senza speranza e senza amore
       vive ed invidia il cane,
per chi miniere a voi scavando, muore
       28senz’aria e senza pane.

Ridan le vostre donne a cui ne ’l petto
       de l’òr brucia la sete:
ridan beate che ne ’l vostro letto
       32coniaron le monete,

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e su ’l talamo altrui de le figliole
       vendean la bianca vesta;
a la virtù che vender non si vuole,
       36ecco, il delitto resta.

E grida, udite, il volgo macilente:
       « Noi, plebe, non morremo,
ma ne ’l gran giorno, in faccia a ’l sol lucente
       40giustizia ci faremo.

Da le città, da gli abituri foschi
       che il sol mai non abbella,
giù da i monti, da ’l mar, da gli aspri boschi
       44che l’aquilon flagella,

innumeri, feroci e disperati,
       noi plebe maledetta,
incontro a voi discenderemo armati
       48di ferro e di vendetta.

Siete voi che rideste allor che invano
       pietà per Dio pregammo
ed una pietra ci metteste in mano
       52quando un pan mendicammo.

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Non sperate pietà dunque ne ’l santo
       giorno de l’ira eterna.
Troppo, dinanzi a voi, troppo abbiam pianto.
       56Vigliacchi, a la lanterna!» —