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Abramo Lincoln 13

grande fatto è compiuto; ed è la morte che schiude allora l’ostinato pugno.

Abramo Lincoln è così.

Egli arrivò sulla scena e la grande tragedia incominciò. Anzi incominciò proprio perchè egli e non un altro arrivò su la scena.

Se nella elezione del 1860 i 500.000 voti che decisero della sua elezione a presidente fossero stati guadagnati da uno dei suoi competitori Douglas, Breckenridge o Bell — non importa quale — le sorti degli Stati Uniti sarebbero state allora, e sarebbero oggi, diverse. Ma, contro le previsioni di tutti, i voti dei deputati al Congresso furono per Lincoln. Egli solo ne raccolse più dei tre avversari riuniti insieme.

Infatti le cifre della elezione popolare di Abramo Lincoln, il 5 dicembre 1860 sono le seguenti: Lincoln 1866462 voti contro 1375157 dati a Douglas, 847953 dati a Breckenridge, e 590631 dati a Bell.

Questi voti del popolo ebbero per risultato al Congresso, il 13 febbraio 1861, 180 voti dati a Lincoln, 72 a Breckenridge, 39 a Bell e 12 a Douglas.

Lincoln era dunque l’eletto dal popolo.

E la ridda feroce incominciò.

È che egli rappresentava la infallibile giustizia, e arrivava nell’ora opportuna, nel momento inevitabile, armato di tutta la forza e la fatalità dei fatti che devono essere.