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Verno. 89

Noi, che imploriam il tuo bel Nome, onori
     D’un gentil guardo, o Dafni or che se’ nostra
     Sovrana, e non più il duol de’ nostri cori.


LICIDA.


O come, Tirsi, al canto tuo si mostra
     115Intento il tutto! Tal silenzio ai canti
     Dell’usignuol la sera si dimostra
All’ore mute, quando susurranti
     Muovon le fronde i Zefiri languenti,
     E sulle piante muojono spiranti
120Lucida Dea! per te saran frequenti
     Vittime d’agni, se feconde fanno
     Le pecorelle mie greggi opulenti;
E fin, che gli albor l’ombre, o i fior ne danno
     I grati odori, il nome, l’odor, la laude
     125Gli eccelsi pregi tuoi fra noi vivranno.

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