Pagina:Annali del principato ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540.djvu/143

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maschile, il Tirolo col ducato di Merano cadde in potere di Mainardo I conte di Gorizia, come marito di Adelaide figlia del defunto. E nel luglio di quest’anno egli ottenne dal vescovo Egnone l’investitura feudale di tutto ciò che i conti Ulrico, Giorgio e Federico di Eppan riconoscevano dalla Chiesa di Trento, giurando ad esso vescovo di esser fedele e di mantenerlo nel debito onore e giurisdizione, come fece per lo passato il conte del Tirolo1.

Nel 1255, essendo il nostro vescovo in guerra col tiranno Ezzelino, per sostenerne le gravi spese e specialmente per pagare le guardie di Calispergo, i balestrieri ed altri soldati a difesa di Castel Selva e di Castelvecchio, investì un Oderico da Ponte della muta o dazio del ponte di Trento sull’Adige2. Pressato sul vivo anche dai signori di Castelbarco, collegati con Ezzelino e che invano cercò d’impegnare a suo pro, dovette Egnone in quest’anno soscrivere patti iniquissimi, direttamente opposti ai diritti della sua Chiesa3. In questo stesso anno, a Zambonino milanese, abitante in Trento, che si era molto prestato ai servigi del vescovo, confermò questi l’investitura feudale d’un maso nelle pertinenze di Termeno, nel luogo detto di Plaspuel, speditagli dal più volte nominato Sodegerio di Tito, che da pochi mesi avea finito di vi-

  1. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 178.
  2. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 194, T. VII, fol. 25.
  3. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 172, T. VII, fol. 19. Bonelli, Notiz. istor. crit. Τ. II, pag. 586.