Pagina:Annali del principato ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540.djvu/32

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e con approvazione pontificia1 trasferita nel Conte del Tirolo, al quale il Capitolo, dopo un litigio di quasi tre secoli, sostenuto presso i tribunali di Roma, perduta la speranza di riaverla, nel 1756 stimò minor male di cederla a rincontro di fiorini 200 d'annuale pensione concordata a favore della massa capitolare. Nell'anno medesimo concesse il nostro vescovo a Giovanni di Fajo e a Giovanni Calerio l'investitura d'una ragguardevole decima, verso un annuale affitto da pagarsi alla cantina episcopale di Mezzotedesco2.

Nel 1149 ebbe luogo tra il nostro vescovo e l'abbate di S. Lorenzo in Trento una permutazione ο cambio del monte Margone colla terra di Traversara. Il monastero di S. Lorenzo, fondato poc'anzi dal vescovo Altemanno, era abitato dai benedettini che vivevano secondo la regola dei frati di Vallalta nel bergamasco3.

Pretendesi che questo vescovo abbia composta la vita di S. Massenza4.

Durante il suo episcopato (1127) si fondò da Domenico dei Marchi Pizzani di Vermiglio l'ospizio del monte Tonale nella Valle di Sole, cioè casa e cappella ed altre attinenze, a ricovero dei pellegrini. Ai tempi suoi accadde pure la morte di Lotario II imperatore, il quale, reduce dall'Italia, e passata in Trento

  1. La bolla originale del 1736 si conserva nell'Arch. Capitolare di Trento.
  2. Cod. Wanghiano. Bonelli, op. cit., pag. 394.
  3. Docum. originale della Libreria Vescovile. Bonelli, op. cit., pag. 395.
  4. Galesini: Note intorno al Martirologio.