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Polemiche 163

dell’anonimo, per dare sfogo impunemente a un certo sentimento, che non gli dà pace.

Eh! Di quante cose è capace chi è capace di calunniare!

Si acquieti, signor calunniatore. Il mio passato è senza macchia. Più saranno le accuse e più sarà in ultimo lo scorno dell’accusatore; che metterò, come merita, alla berlina, stampando in seguito in un opuscolo tutti i suoi articoli colle mie risposte.

Del mio liberalismo risoluto, notorio, ardente e battagliero di tutta la vita fino dalla fanciullezza posso offrire le prove a centinaia, come si vedrà in un libro che pubblicherò a suo tempo1. Le prove a centinaja, e quante non ne possono offrire certi apostoli delle idee liberali per fini secondari. E posso sfidare tutti i calunniatori del mondo a recare in contrario una prova sola che sia vera.

Si acquieti, signor calunniatore. Il mio liberalismo è stato assai più coerente che le di Lei evoluzioni (perenni nel passato e nel presente) dell’urto delle tre coerenze.

Prof. Roberto Ardigò

(Dal giornale il Moto del 9 agosto 1883).

  1. Ardigò non scrisse questo libro, ma in verità non ce n’era bisogno