Pagina:Ardigo - Scritti vari.djvu/175

Da Wikisource.

Polemiche 169


A questo Articolo risposi col seguente nel numero 1 marzo 1903 del Risveglio liberale.


Logica, storia e morale di un commentatore.


Per caso ultimamente ho saputo di un articolo di commento alla mia lettera sulla Massoneria, pubblicato nel numero 19-20 della Rivista della Massoneria Italiana col titolo: — La Scomunica di Roberto Ardigò — ; e l’ho trovato, leggendolo, molto in disaccordo colla Logica, colla Storia e colla Morale. È attendibile questo mio parere? Lascio giudicare a chi vorrà leggere.


In disaccordo colla Logica. — Io rispondo, per non essere scortese, alla lettera di una persona amica desiderosa di sapere com’io la pensi circa la Massoneria; e l’Articolista battezza quella semplice espressione ingenua della opinione particolare di un galantuomo, avvezzo alla sincerità, per una Scomunica, come se si trattasse del decreto vendicativamente esecutivo di una potenza formidabile; e fa per giunta come se non intendesse che, dicendo di non temere le scomuniche, io alludeva alla possibilità di conseguenze personalmente svantaggiose in seguito alla mia dichiarazione; senza però negarne l’utilità — pel trionfo, come lui dice, dell’onesto e del vero — pel quale appunto la feci.

Ancora. Dice l’Articolista che, essendo noi ora in tempi di libertà io posso insegnare all’Università di Padova; e non si accorge che con ciò conferma (contraddicendosi) lo stesso mio asserto, che cioè in uno Stato libero, per combattere l’oscurantismo, si può, ora almeno come io dissi, far senza della Massoneria.


In disaccordo colla Storia — L’Articolista fa che il Parocchi fosse Canonico della Cattedrale di Mantova insieme con me; e invece canonico egli non ne fu mai. E