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Lettere 253

gli onesti, fra i quali gli sarà giunta gradita, come sincera e leale, la parola di avversari, che politicamente nulla sperano nè voglion da lui; e che anch’essi rivendicando un alto spirito e una vita senza rimprovero da ingiurie da trivio hanno compiuto un dovere e nulla più.

(Ancora Gazzetta di Mantova, 10 dicembre 1883).

A. Luzio


8.


(Gazzetta di Mantova, 16 luglio 1884).

Elezioni comunali... Il Comitato eletto dalla Costituzionale credette... un dovere della più stretta convenienza di rivolgersi al professor Ardigò, per ottenerne l’assenso a che il suo nome figurasse nella nostra lista; s’intende bene, come puro e semplice omaggio al suo valore personale, senza alcun impegno d’altra sorta. Se oggi nella nostra lista non appare il nome del prof. Ardigò, lo si deve dunque soltanto alla sua irremovibile volontà di ritiro, affermata oltrechè con dichiarazioni verbali con la seguente lettera che ci piace produrre, onde si vegga che noi respingiamo ogni responsabilità di ingiuste sconoscerze verso chi onora la città.

Mantova, 5 luglio 1884.

Pregiatissimo signor Luzio.

Le sono gradissimo della lettera che si è compiaciuto di scrivermi. Ringrazio il Comitato per la proposta onorevolissima che mi fa. E nulla mi impedirebbe di assentirvi, se non fosse il proposito di non accettare più mai, qualunque cosa avvenga, nessun incarico pubblico. E in questo proposito tanto più sono fermo quanto meno mia è la colpa di essermivi deciso. L’esperienza mi ha dimostrato che la mia opera sarebbe avversata infallibilmente