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456 la scolastica.

SCENA II.

PISTONE, EURIALO.


Pistone.S’io avessi tolto il punto dall’astrologo,
Io non avrei potuto il piede mettere
Fuor di casa in miglior otta, per giungere
Più a tempo: e voglio creder che inspiratomi
Abbia Dio di far oggi, contra il solito
Mio, quella strada; chè sei mesi passano
Ch’io non vi son più stato.
Eurialo.                                            (Quanto intendere
Posso, ha novelle costui che gli piacciono.)
Pistone.La mia è ben stata ventura grandissima,
Che nel maggior bisogno, e quando avevone
Minor speme, così veduto io l’abbia.
Eurialo.(Costui danari o anello o cosa simile
Ha ritrovato. La vô bene intendere.)
C’hai tu, Piston, trovato? ci voglio essere
A parte.
Pistone.               Vostro padre, il qual...
Eurialo.                                                    Dio, ajutami!
Pistone.È ritornato in dietro.
Eurialo.                                   Come?
Pistone.                                              Dicemi
Che non era anco al ponte, che sferratosi
Gli è il caval tutto, e l’ha fatto rimettere
Al maliscalco, sapete, ch’è l’ultimo
Poichè d’un pezzo s’è passato l’Angelo.1
Eurialo.Pur anderà?
Pistone.                    Non; gli ho detto io che gionteci
Son queste donne a casa.
Eurialo.                                         Ah, temerario,
Indiscreto e gaglioffo! Or, non avevoti
Commesso espressamente, e minacciatoti,
Che non ne fêssi parola?
Pistone.                                         Vietastemi
Che nol dicessi a strani, ma in quel novero
Non è da pôr vostro padre.
Eurialo.                                             Vietavoti,


  1. Nome di osteria suburbana. Vedi la nota 1 a pag. 261.