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venne su la spiaggia ove accadde l’assassinio di Madagascar,» e calcò su la voce assassinio, perchè era questa la parola ch’io usava sempre in tal caso, e che gli facea perdere la pazienza.

Ma le mie frequenti prediche fatte loro su quest’argomento ebbero conseguenze peggiori di quanto io m’aspettava; perchè un giorno, venuto a me il guardastiva che era stato capo, come sapete, di quella scelleratissima impresa, con cera brusca così mi parlò:

— «Mi pare che questo avvenimento di Madagascar lo tiriate a mano troppo spesso. Le vostre considerazioni intorno ad esso sono ingiuste affatto, ed hanno stancato tutti noi e me in particolare. Voi in fine non siete nulla più d’un passaggiere su questo bastimento, nè avete veruna sorta di comando sovr’esso o d’interesse nel viaggio che fa, onde non siamo obbligati a tollerare i continui vostri sermoni. Sappiamo noi se non coviate in vostra testa qualche cattivo disegno? e forse quello anche d’intentarne un processo, quando saremo tornati nell’Inghilterra? Se pertanto non vi risolvete a farla finita su questo punto, e a non vi prendere più uficiosi fastidî intorno a me o alle cose che mi riguardano, mi concedo dal bastimento; perchè, vi parlo schietto, finchè rimanete in nostra compagnia, qui non ci fa buona aria per voi.»

Lo ascoltai con pazienza sinchè avesse finito; poi gli risposi:

— «Non vi nego di essermi costantemente opposto all’assassinio di Madagascar; chè lo chiamerò sempre così, e di avere in tutte le occasioni detto liberamente il mio parere intorno ad esso, benchè non alludessi più a voi, che a tutti quanti ebbero parte in quella spedizione. Ch’io non abbia verun comando sul bastimento, ciò e vero; nè in fatti mi son mai arrogato l’esercizio di verun atto d’autorità. Solamente ho detto liberamente il mio avviso su le cose che ne riguardavano tutti in comune. S’io abbia poi o no un interesse in questo viaggio, questa non è faccenda vostra. Posso per altro dirvi, che fra i proprietari del bastimento sono uno de’ maggiori, e che però ho diritto di parlare anche più di quanto io l’abbia fatto sinora, nè mi crederei in obbligo di renderne conto a voi o a nessun altro;» e qui veramente cominciava a venirmi la mosca al naso. Mi fece allora un breve risposta, e credei tutto finito.

Veleggiavamo in quel tempo alla costa del Bengala, ed io voglioso di vedere la città, entrai nella scialuppa del bastimento in compagnia dello scrivano. Allorchè verso sera io disponea le cose per tornare