Pagina:Avventure di Robinson Crusoe.djvu/673

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robinson crusoe 597

sfera, cred’io, avranno provato giammai; se non fu qualche passaggiero imbarcatosi incautamente in un legno di pirati, e piantato sopra una spiaggia per non essersi saputo acconciare alle maniere villane de’ suoi mascalzoni compagni. E, per dir vero, un tal caso era il cugino germano del mio, eccetto la sola differenza, che mio nipote mi lasciò due servi, o piuttosto un compagno ed un servo; il primo uno scritturale del dispensiere del bastimento, ch’egli indusse a rimanere in mia compagnia; l’altro un servitore suo proprio.

Con questi, io mi presi un buon alloggio in casa d’una Inglese che avea per ospiti diversi negozianti, alcuni Francesi, due Italiani, credo ebrei, ed uno mio compatriotta: nè posso dire che me la passassi male. Affinchè poi non mi tacciate di essere stato precipitoso nelle mie risoluzioni, vi racconterò che stetti ivi nove mesi sempre pensando al partito che avrei preso. Io aveva meco merci inglesi d’un