Pagina:Canti del Friuli.djvu/60

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date le penne. Ma in suo etereo giro
nulla più grande ancor di Roma il sole
vide; di Roma, che due volte cadde
                    80e due risorse

il tuo destino a maturare. I numi
propizi al vate furon dunque, e volge
propizia l’ora del presente, o Italia
                    84di leggi e d’armi

maestra al mondo; di memorie sacra
custode, e sacra di novelle stirpi,
gloriosamente nel futuro intente,
                    88suscitatrice.