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IL BOLIDE



Tutto annerò. Brillava, in alto in alto,
il cielo azzurro. In via con me non c’eri,
in lontananza, se non tu, Rio Salto.

Io non t’udiva: udivo i cantonieri
tuoi, le rane, gridar rauche l’arrivo
d’acqua, sempre acqua, a maceri e poderi.

Ricordavo. A’ miei venti anni, mal vivo,
pensai tramata anche per me la morte
nel sangue. E, solo, a notte alta, venivo

per questa via, dove tra l’ombre smorte
era il nemico, forse. Io lento lento
passava, e il cuore dentro battea forte.

Ma colui non vedrebbe il mio spavento,
sebben tremassi all’improvviso svolo
d’una lucciola, a un sibilo di vento: