Pagina:Canti di Castelvecchio.djvu/32

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16 the hammerless gun


Ecco l’alba (tra selve aride i fossi
vanno col fumo di vaporïere),
piena d’un tintinnìo di pettirossi,
cui risponde un tac tac di capinere...

Su la nebbia che fuma dal sonoro
Serchio, leva la Pania alto la fronte
nel sereno: un aguzzo blocco d’oro,

su cui piovano petali di rose
appassite. Io che l’amo, il vecchio monte,
gli parlo ogni alba, e molte dolci cose

gli dico:

La Pania


O monte, che regni tra il fumo
del nembo, e tra il lume degli astri,
tu nutri nei poggi il profumo
di timi, di mente e mentastri.

Tu pascoli le api, o gigante:
tu meni nei borri profondi
la piccola greggia ronzante.

Sei grande, sei forte: e dai cavi
tuoi massi tu gemi, tu grondi
del limpido flutto dei favi.