Pagina:Canti di Castelvecchio.djvu/41

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IL BRIVIDO


Mi scosse, e mi corse
le vene il ribrezzo.
Passata m’è forse
rasente, col rezzo
dell’ombra sua nera,
la morte...
        Com’era?

Veduta vanita,
com’ombra di mosca:
ma ombra infinita,
di nuvola fosca
che tutto fa sera:
la morte...
        Com’era?

Tremenda e veloce
come un uragano
che senza una voce
dilegua via vano:
silenzio e bufera.
la morte...
        Com’era?