Pagina:Chi l'ha detto.djvu/711

Da Wikisource.
[1883] Le frasi storiche della Grande Guerra 679


e nella seduta che subito dopo seguì nel palazzo del Reichstag il Cancelliere von Bethmann-Hollweg ricordò le parole del Sovrano in forma alquanto diversa che è però quella più nota: «Ich wiederhole das Wort des Kaisers: Mit reinem Gewissen zieht Deutschland in den Kampf!».

L’imperatore, dopo aver letto l’anzidetto discorso del trono, aveva continuato improvvisando poche parole: «Sie haben gelesen, meine Herren, was Ich an mein Volk vom Balkon des Schlosses aus gesagt habe. Hier wiederhole Ich:

1883.   Ich kenne keine Parteien mehr. Ich kenne nur Deutsche».1

e fra le scroscianti acclamazioni aveva invitato i capi di tutti i partiti a venire a stringergli la mano. L’imperatore alludeva al breve discorso da lui fatto il 31 luglio, dopo la dichiarazione dello stato di pericolo di guerra (Kriegsgefahrzustand). La popolazione di Berlino aveva fatto due imponenti dimostrazioni all’imperatore e in tutte e due Guglielmo II, chiamato al balcone, parlò al popolo: fu nella seconda di queste dimostrazioni, verso le 8 della sera, che egli, dopo aver ringraziato i cittadini dell’amore e della fedeltà che gli dimostravano, soggiunse: «Wenn es zum Kampfe kommt, hört jede Partei auf. Wir sind mir noch deutsche Brüder» (cioè, Quando si viene alla lotta, cessa ogni partito: noi siamo soltanto fratelli tedeschi).

Bisogna però avvertire, una volta per sempre, che tutte queste citazioni, tolte da giornali o da libri diversi, non sono mai riportate nella medesima forma. E cosi tolgo dai giornali e in forma molto dubitativa l’aneddoto che alla fine della stessa seduta inaugurale l’imperatore mescolatosi ai deputati e discorrendo familiarmente con loro avrebbe detto al deputato V. Talker (in francese?): «Et maintenant nous allons les battre comme plâtre» (cioè, Adesso li pesteremo di santa ragione). Queste parole non figurano nei rendiconti ufficiali: ma furono riferite dai giornali del tempo e alcuni degli innumerevoli bardi di guerra fioriti in quell’alba sanguinosa - Jos. Buchhorn, Cari Belau ecc. - ne fecero il soggetto e il tìtolo delle loro poesie.

  1. 1883.   Io non conosco più partiti: conosco soltanto dei tedeschi.