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722 Chi l’ha detto [1996-1997]


forma, fondato dall’on. Crispi a Firenze nel 1867: esso richiama alla memoria l’altro

1996.   Instaurare omnia in Christo.1

che fu il programma del pontificato di Pio X (Giuseppe Sarto) come egli stesso disse nella epistola enciclica E supremi apostolatus cathedra, del 4 ottobre 1903, la prima ch’egli diresse all’episcopato mondiale dopo la sua assunzione al Pontificato. Quivi egli dice: «in gerendo pontificatu hoc unum declaramus propositum esse Nobis instaurare omnia in Christo, ut videlicet sit omnia et in omnibus Christus»; e poco più sotto: «Unde si qui sym bolum a Nobis expetant, quod voluntatem animi patefaciat, hoc unum dabimus semper: Instaurare omnia in Christo!» (Acta Sanctæ Sedis, vol. XXXVI, 1903-4, pag. 131). Le parole, come l’enciclica stessa avverte in nota, sono tolte dal Nuovo Testamento (Epist. B. Pauli ad Ephesios, I, 10). Persone addentro nelle cose Vaticane assicurano che la formula fu suggerita al defunto Pontefice dal card. Giuseppe Calasanzio Vives y Tuto (m. esso pure il 7 settembre 1913), per il quale Pio X ebbe sempre viva predilezione e deferenza.

E chiuderò il capitolo con una citazione che cade veramente a proposito.

1997.   J’en passe et des meilleurs.2

(Victor Hugo, Ernani, a. III, sc. 6).




  1. 1996.   Restaurare ogni cosa in Cristo
  2. 1997.   Ne lascio e dei migliori.