Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/399

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et incominciasi quine: Però se il caldo amor ec. La prima, che sarà la prima lezione, si divide in parti cinque: imperò che prima induce lo lettore ad imaginare, per esemplo delle due costellazioni del cielo che si muoveno circularmente intorno al perno del cielo, l’una più distante che l’altra nel polo artico, la doppia circulazione che à finto di sopra che facessono di sopra le dette due dodicine 1 intorno a lui et a Beatrice; nella seconda finge come, volgendosi quelli due circuli di beati spiriti intorno a loro, cantò loda de la santa Trinità, e come si fermorno e santo Tomaso incominciò a parlare, et incominciasi quine: Poichè tanto di là ec.; nella terzia finge come santo Tomaso intrato a parlare disse che, poi che era stato soluto l’uno dubbio mosso di sopra per le parole dette da lui nel x canto; cioè: U’ ben s’impingua ec.; lo quale dubbio si solvè ne l’undecimo canto, elli voleva indulto da carità in questo luogo solvere l’altro; cioè, A veder tanto ec., e prima pone la proposizione che Dante può fare, et incominciasi quine: E disse: Quando luna ec.; ne la quarta parte incomincia a tolliere l’opposizione, faccendosi da lunga, et incominciasi quine: Or apri li occhi ec.; nella quinta parte dichiara la cagione delle differenzie delli omini, la quale pare che non debbia essere per le cose dette di sopra, et incominciasi quine: La cera di costoro ec. Divisa addunqua la lezione, ora è da vedere l’esposizione testuale, allegorica e morale.

C. XIII — v. 1-21. In questi sette ternari lo nostro autore parlando al lettore, volendoli dare ad intendere come quelli due serti dei beati spiriti che 2 si giravano intorno a lui et a Beatrice erano con questo ordine; che l’uno era contenuto dentro dall’altro et era più presso al centro che quello di fuora, arreca due similitudini le quali vuole che lo lettore abbia per imaginazione, non perchè così sia; cioè imaginando che quindici stelle che sono in cielo del primo grado, cioè le maggiori che vi siano, siano poste in tondo l’una allato a l’altra intorno a qualche centro e gironosi intorno a quel centro, e che le sette del corno de la tramontana, e l’altre sette del carro, che sono di minore grado che le sopradette, anco siano ordinate in tondo intorno al cerchio predetto de le quindici stelle e giranosi intorno al detto cerchio, sicchè quando l’uno si gira, l’altro si giri, quando si posa si posi, e risplenda l’uno cerchio inverso l’altro; e cosi dice che erano li predetti due cerchi dei beati spiriti che erano intorno a lui et a Beatrice, e però dice così: Imagini; cioè quello lettore ne la mente sua, chi; cioè lo quale, bene intender cupe; cioè desidera di bene intendere, Ciò ch’io; cioè tutto quello, lo quale io Dante, or; cioè ora che desidera di sotto, vidi; cioè fare a li due

  1. Dodicine, dozzine. E.
  2. C. M. che finge che si girassero