Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/52

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109Così rimaso te nello intelletto
     Vollio informar di luce sì vivace,
     Che ti tremolerà nel suo aspetto.
112Dentro dal Ciel de la divina pace
     Si gira un corpo, ne la cui virtute
     L’ esser di tutto suo contento iace.
115Lo Ciel sequente, ch’ à tante vedute,
     Quell’ esser parte per diverse essenzie
     Da lui distinte, e da lui contenute.
118Li altri giron per varie differenzie
     Le distinzion, che dentro da sè ànno,
     Dispongon al lor fine lor semenzie.
121Questi organi del mondo così vanno,
     Come tu vedi omai, di grado in grado:
     Chè di su prendono, e di sotto fanno.
124Riguarda ben omai sì come io vado
     Per esto loco al ver che tu disiri,
     Sì che poi sappi sol tener lo guado.
127Lo moto e la virtù dei santi giri,
     Come dal fabbro l’ arte del martello,
     Da’ beati motor convien che spiri.
130Lo Ciel, cui tanti lumi fanno bello,
     Dalla mente profonda che lui volve,1
     Prende l’ image, e fassene suggello.2
133E come l’ alma dentro a vostra polve
     Per differenti membre, e conformate
     À diverse potenzie, si risolve;3
136Così l’ intelligenzia sua bontate
     Multiplieata per le stelle spiega,
     Girando sè sopra sua unitate.

  1. v. 131 C. A. Della
  2. v. 132. C. A. l’ imagine, e fanne
  3. v. 135. C. A. rivolvo;