Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/543

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     [v. 124-136] c o m m e n t o 531

cioè ingiummai, s’adiri; cioè si corucci, Del comperare e vender dentro al tempio; cioè come si corucciò Cristo, quando cacciò, co la scoriada in mano, del tempio coloro che comperavano e vendevano e gittò a terra li banchi de banchieri, dicendo, come si contiene ne l’Evangelio di santo Mateo, cap. xxi: Domus mea domus orationis vocabitur: vos autem fecistis illam speluncam latronum. — Che; cioè lo qual tempio, si murò di sangue e di martiri. In queste parole dimostra l’autore ch’elli non intende del tempio corporale e materiale; ma del tempio spirituale, come de la santa Chiesa, che è fondata nel suo corpo e murata col suo sangue e dei santi martiri, et edificato e fatto grande. E per questo dà ad intendere che lo fummo, che impaccia li raggi di Iove, esce dai prelati della Chiesa; e questo fummo è l’avarizia loro la quale oscura et impaccia ogni iustizia, principalmente in loro, et appresso nei laici che pilliano esempio da loro di fare ogni cosa per danari, e non guardare più a ragione nè ad iustizia. E però prega che, come cacciò l’avarizia del tempio materiale de’ Iudei, che per avarizia lassavano li sommi pontifici fare lo vendere e lo comprare nel tempio, perchè non guadagnavano; così la cacci de la mente dei prelati de la santa Chiesa, che per simonia fanno al tempo d’oggi ogni cosa et abbandonano la ragione e la iustizia, e danno a li altri esemplo di fare lo simile, sicchè lo mondo è corrotto e non c’è più iustizia, nè ragione.

C. XVIII— v. 124-136. In questi quattro ternari et uno versetto lo nostro autore finge com’elli pregò li santi di vita eterna che pregasseno per quelli, che sono in terra sviati da la iustizia per lo malo esemplo dei prelati, dicendo così: O milizia del Ciel; cioè o santi di vita eterna, li quali siete cavalieri d’Iddio et abitatori del cielo, cui io; cioè lo quale cielo io Dante, contemplo; cioè veggo co la mente, Adora per color che sono in terra; cioè giù nel mondo, Tutti sviati dietro al mal esemplo; cioè dei prelati de la Chiesa, che co la loro avarizia ogni cosa fanno per danari, e li altri pilliano esemplo da loro di fare altresì, cioè il simigliante. Già si solea; cioè nel tempo passato, far guerra co le spade; cioè de la Chiesa di Roma, Ma or; cioè al tempo d’oggi, si fa; cioè la guerra, tolliendo or qui, or quivi; cioè ora ad uno et ad un altro, Lo pan 1; cioè li sacramenti de la Chiesa, che sono pane spirituale de’ catolici, che; cioè lo qual pane, lo pio Padre; cioè Iddio, a nessun serra: imperò che Iddio ad ogni uno, ch’elli vuole, concede li suoi sacramenti che sono lo pane spirituale de’ fideli cristiani. Ma tu; cioè papa e prelato de la Chiesa, che; cioè lo quale, sol; cioè solamente, scrivi per cancellare; cioè per accecare et annullare, quando arai avuto li denari

  1. C. M. Lo pan; cioè li beni mondani necessari a la vita umana, che