Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/630

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cioè con voi stelle, che fate lo segno di Gemini, nasceva e s’ascondeva vosco; cioè con voi nasceva e 1 tramontava lo Sole, Colui che è padre d’ogni mortal vita; cioè lo Sole è generativo d’ogni vita che muore; e questo dice, a dare ad intendere che non è generativo dell’anime umane, che sono immortali e generate senza mezzo da Dio, Quand’io senti’ da prima l’aire tosco; cioè quando prima nacqui in questa vita 2, che fu la mia natività in Toscana, cioè in Fiorenza; e però dice: Quand’io senti’ da prima l’aire toscana. E poi, quando mi fu grazia largita; cioè quando a me fu donato grazia, D’entrar nell’alta rota; cioè nel cielo ottavo stellifero, che è più alto che tutti gli altri sette cieli de’ pianeti, che vi gira: imperò che ’l detto cielo girando sè tutto, gira cioè che in esso è, e girali in due modi; l’uno modo è quando in 24 ore fa revoluzione sua tonda; lo secondo modo è quando in cento anni va uno grado contra ’l primo, La vostra region; cioè lo sito vostro, mi fu sortita; cioè per sorte fu dato a me Dante. A voi; cioè stelle, che costituite lo segno di Gemini, devotamente; cioè dispostamente, ora sospira; cioè si leva su a voi considerare, L’anima mia; cioè di me Dante, per acquistar virtute; cioè d’ingegno, Al passo forte che a sè la tira; cioè a passare e montare a la contemplazione d’Iddio, e dire di lui quanto a me fia possibile; la quale cosa tira l’anima mia a sè. E perchè in questo luogo l’autore àe figurato sè sallito in Gemini molto velocemente, secondo l’ordine che abbiamo preso, debbiamo dichiarare quanto ene la distanzia da la terra a l’ottava spera. Et appresso, perchè dice che ebbe influenzia d’ingegno da Gemini, vedremo le significazioni sue, come abbiamo veduto dei sette pianeti. E però debbiamo sapere che la più presso lunghezza de l’ottava spera che, come fu detto quando dicemmo di Saturno, è la più lunga lunghezza di Saturno, secondo che dice Alfragrano ca. xxi, è sessantacinque volte mille volte mille, e trecentocinquantasette volte mille e cinquanta miglia; e la più lunga lunghezza non è colta dal predetto autore se non in questa forma, ch’elli dice che la ritondità sua è dal lato d’entro di verso noi quattrocento diece volte mille volte mille, e centoquarantuna volta mille, e centosessantadue miglia; e la grossezza delle stelle fisse maggiori che sono 15: imperò ch’elle sono sedici, si comprende per lo diametro loro, lo quale, secondo che scrive lo prefato autore, è cento sette volte quanto la Terra, e delle minori è diciotto volte quanto la Terra. E poi che in queste misure siamo intrati, diremo lo diametro di ciascuno corpo celeste. E adunque lo diametro dell’ottava spera cento trenta volte mille volte mille e settecento quindici volte mille miglia, e la sua rotundità d’entro e di fuora è stata detta. Lo corpo di Saturno è novant-

  1. C. M. e coricavasi lo sole
  2. Dante nacque nel maggio del 1265. E.