Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/669

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     [v. 79-87] c o m m e n t o 657

fede, ci convene Silocizzar; cioè conviene a noi Teologi formare le nostre ragioni et argomenti: silocizzare è fare silocismo, e silocismo è argomento, et argomento è orazione che fa fede della cosa dubbiosa; e però, quando lo Teologo vuole mostrare le sue ragioni, conviene formare li argomenti suoi sopra le cose credute e presupponere le cose credute, e quinde poi arguire e provare ogni sua conclusione, senza aver altra vista; cioè senza avere altra veduta, se non la fede. Però intensa d’argomento tene; cioè tiene intenzione 1 d’argomento: imperò che, postolo fondamento della fede, possiamo argomentare e provare ogni conclusione teologica; e così appare che la diffinizione data di sopra de la fede dall’autore è verissima. E qui finisce la prima lezione del canto xxiv, et incominciasi la seconda.

Allor udi’: Se quantunche s’acquista ec. Questa è la seconda lezione del canto xxiv, nella quale lo nostro autore finge come santo Piero esaminò poi lui nelli articuli della fede; e come è venuto a tale fede; e prima s’elli aveva questa fede, e quale era stato lo principio d’essa. E dividesi tutta in parti sei: imperò che prima finge l’autore come san Piero commendò la sua risposta, et appresso lo dimandò s’elli avea fede; nella seconda parte dimanda unde ebbe principio questa sua fede, et è la seconda: Appresso uscì ec.; nella terza parte finge com’elli rispuose ad uno dubbio mosso di sopra da san Piero a lui, et incominciasi quine: Et io: La prova ec.; nella quarta parte finge come nella corte di paradiso cantasi da tutti li beati spiriti: Te Deum laudamus ec., e come santo Piero lo induce a manifestare li articuli della fede, et incominciasi quine: Finito questo ec.; nella quinta parte finge l’autore com’elli rispuose de li articuli della fede, et incominciasi quine: O santo padre ec.; nella sesta parte finge come san Piero, udito questo, lo girò intorno benedicendolo, et incominciasi quine: De la profonda condizion ec. Divisa la lezione, ora è da vedere lo testo colla sua esposizione allegorica e morale.

C. XXIV — v. 79-87. In questi tre ternari lo nostro autore finge come san Piero commendò la sua risposta; e come lo dimandò s’elli aveva questa fede; e com’elli rispuose che sì, dicendo così: Allor; cioè allotta, quando io ebbi 2 detto le parole dette di sopra, udi’; cioè io Dante dire quello spirito che m’avea dimandato, Se quantunche s’acquista Giù; cioè nel mondo, per dottrina; cioè se ciò che s’impara, fusse così inteso; cioè come tu intendi la diffinizione

  1. C. M. intenzione e denominazione d’argomento; cioè s’intende essere e nominasi argomento. E così à dimostrato l’autore quel ch’elli intende per sustanzia et argomento. E qui
  2. C. M. ebbi risposto, come ditto è di sopra, io Dante