Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/732

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lo tropico estivale: clima è la divisione della terra abitabile e divisa la terra abitabile in sette climati ch’incominciano dall’oriente e finisceno a l’occidente, e la lunghezza dell’uno è maggiore dell’altro, secondo che porta Io giro della terra, sicchè quello clima che è verso la parte meridiana à maggiore lunghezza che quello che seguita lui verso la tramontana: imperò che la larghezza de’ climati è dal paralello tropico estivale, che è verso la zona torrida anco da lui incomincia infino al paralello primo verso la tramontana, e questa è la larghezza dell’una delle cinque zone del cielo, la quale è abitabile, perchè è temperata, perchè è in mezzo tra la fredda, che è dal polo artico in fine a lo primo paralello, e dal primo paralello infine al secondo, che è lo tropico estivale, è la seconda zona che si dice essere temperata, perchè di verso settentrione confina co la fredda, e di verso mezzo di’ confina colla calda, la quale è signoreggiata dal zodiaco. E di questa zona si debbe intendere che la terra, che viene sotto lei, è divisa in sette climati; sicchè lo primo clima, che viene di verso mezzo di’ quasi sotto lo tropico estivale, che è lo più lungo, è lato gradi 15; lo secondo che è allato a lui, che è men lungo del primo, è più lato: imperò che è gradi 23; lo terzo, che è allato allo secondo che è meno lungo del secondo, è anco più lato: imperò che è gradi trenta; lo quarto che è allato al terzo che è anco meno lungo che ’l terzo, è lato più che il terzo: imperò che è gradi 36, lo quinto, che è allato al quarto, del quale è meno lungo, è anco più lato: imperò che è gradi 41, lo sesto, che è allato quinto del quale è anco meno lungo, è più lato: imperò che è gradi 45; lo settimo, che è allato al sesto del quale è meno lungo, è più lato: imperò che è gradi 48; sicchè lo primo clima s’intende lo più lungo di tutti e lo meno lato, che è quasi sotto lo paralello tropico estivale sicchè, quando Dante avvisò prima le parti lassate di sotto a sè. ammonito da Beatrice, era Gemini a lo coluro, che va per mezzo della torrida zona, sicchè bene poteva vedere tutta la terra abitabile. Ora finge che lo zodiaco sia tanto girato, poscia che egli è venuto al coluro occidentale dal coluro meridiano unde s’era partito, sicchè considerato che s’era partito dal coluro meridiano, dove Cancro comincia e Gemini finisce, e girato infine a l’altro coluro che seguita poi, non poteva vedere tutta la terra abitabile, come vidde quando era al meridiano. E però finge che vedesse pur men che la mezza, cioè che a più qua che Ierusalem , infine a più oltra che l’altra quarta: imperò che lo mezzo de le due quarte del zodiaco vede tutto da oriente ad occidente, e poi l’altro coluro che è una quarta vede poi lo mezzo del tutto, e però dice lo testo: Sicch’io; cioè per la qual cosa io Dante, vedea di là da Gade; cioè da quelle isule, dove