Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/773

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     [v. 13-21] c o m m e n t o 761

se tempo precedè la creazione: lo secondo dubbio dove fu fatta la creazione; lo terzo dubbio come fu fatta, cioè se fu fatta in istante, o successivamente. Seguita.

C. XXIX — v. 13-21. In questi tre ternari finge lo nostro autore come Beatrice incominciò a dichiarare li dubbi, che àe detto di sopra, che aveva veduto in Dio che Dante avea nella sua mente; cioè in prima che mosse Iddio a creare l’universo, e come tempo non fu ne la creazione de l’universo che ene lo primo dubbio 1, e senza luogo che è lo secondo dubbio, dicendo: Non per aver a sè; cioè a la Divinità, di bene acquisto; cioè accrescimento di bene, Ch’esser non può; cioè imperò che non può essere che Iddio cresca; imperò che sarebbe mancamento della sua perfezione: sempre Iddio fu quello che è e sarà, cioè perfetissimo, sicchè non può nè crescere nè mancare, ma perchè suo splendore; cioè ma perchè la sua bontà si mostrasse nelle creature, Potesse risplendendo dir: Sussisto; cioè potesse dire: Io sono ne la natura creata, et in essa appaio come effetto produtto da la prima cagione, e sono forma sustanziale d’ogni bene che si truova, e che si vede ne la natura creata: imperò che ve’ ogni cosa buona, siccome dice la santa Scrittura: Viditque Deus cuncta quae fecerat, et erant valde bona. E che Iddio si movesse, per sua bontà a componere questa creatura, lo dice Boezio nel iii della Filosofica Consolazione, dicendo: Quem non externœ pepulerunt fingere causae Materiae fluitantis opus, verum insita summi Forma boni livore carens. E qui è da notare che, come detto è, Iddio mosso dalla sua bontà a creare la creatura, per comunicare quella co le cose create per uno modo di simulazione possibile ad essere al suo infinito essere; e però volendo che l’universo fusse perfetto, si fe a perfezione distinzione ne le creature: imperò che, se tutte fusseno in uno grado, non si potrebbe in quello solo dimostrare sua perfezione, e però tutte le creature sono distinte in tre gradi; cioè lo primo, creature intellettuali simplicimente, e queste sono sopra li cieli, cioè li Angeli; lo secondo, corporali simplicimente, e queste sono circa lo centro del mondo, cioè nelle regioni basse, e queste sono li elementi; lo terzo, corporali et intellettuali coniunte, e queste sono in quel mezzo, cioè li omini e li cieli. E sì come è detto di sopra, delli Angeli in ciascuna gerarcia è maggiore, mezzano e minore, e così questi tre gradi sono tre ordini, e così si può dare maggiore, mezzano e minore. Delle intellettuali creature è stato detto che sono tre gerarcie; maggiore, mezzana e minore, et in ciascheduna gerarcia, maggiore ordine, mezzano e minore. Le corporali similmente sono

  1. C. M. e similmente non vi fu luogo, che è la seconda dubitazione, dicendo: